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Primo dito nell'ano


di Moncklay
06.01.2025    |    117    |    1 8.7
"Ancora mezzo assopito, mi risvegliai con lei che mi coccolava le guance e cercava il mio sguardo non appena avrei aperto gli occhi..."
Era una domenica senza tanti stimoli, il meteo era molto grigio e le attività da fare quasi zero.
Dopo una mattinata con un lento risveglio e un pranzo leggero, prendemmo in considerazione l'idea di farci qualche coccola a letto, anche se lei aveva le sue cose.

Tutto partì con molta calma come ci piace fare. Sotto le coperte, al caldo, e abbracciati l'un l'altro.
Iniziai slacciando il suo reggiseno così da poter strusciare petto contro petto. Contemporaneamente anche i nostri membri si sfioravano: sentivo il mio pene crescere e le mutande bagnarsi sempre di più.

Mi misi sopra di lei e iniziai a baciare ogni centimetro quadrato del suo collo per poi fare la stessa cosa col suo busto ignorando inizialmente i suoi seni. Mentre scendevo con le mie labbra sfregavo con le mani i suoi capezzoli. Erano già duri e non ci volle molto prima che inzio a emettere piccoli gemiti.
Questi si amplificarono quando posi le mie labbra sui suoi seni.
Mise le mano sulla mia nuca e aggrappandosi ai capelli mi spostò da un lato all'altro del suo seno.

Sinceramente, mi piaceva quando faceva di me ciò che voleva per godere, mi eccitava e pure li sotto si notava.
Non più contenta dei seni, spinse la mia testa verso il basso e provai ad entrare nelle sue mutande.
Con la lingua sondavo la strada veros il suo clitoride e appena ci arrivai, lei me lo fece capire: entrambe le mani che controllavano la mia testa.
All'improvviso però si fermò e indrietreggiò qualche centimetro: "Cavolo, ho il ciclo, che schifo". Non obiettai ma capii che dovevo percorrere altre strade per continuare a lavorare per lei. In questo ca

L'unica opzione rimasta erano le sue gambe e soprattutto le dita dei piedi.
Sapevo che qualche gioco di lingua in quel punto l'avrebbe stesa.
Ma scesi piano piano e un po sulla gamba sinistra e poi di pari passo su quella destra fino a quando mi ritrovai vicino ai suoi piedini.
Un leggero soffio per cominciare, poi qualche leccatina innocente e infine letteralmente succhiare i suoi alluci e compagni.
Sentivo la sua spinta all'interno della mia bocca, la eccitava, eccome se la eccitava!

Fece tutto lei spostando e scegliendo con quale dita godere mentre emetteva gemiti e urla orgasmiche.
Mentre succhiavo le sue morbide dita la vidi che ti toccava il clitoride e le sue gambe che stavano tremando. Volevo farla venire, quindi aumentai la cadenza fino a quando non urlò "basta basta basta - siiiiiiiiiiiii ohhhhhh". Risalii il letto e la abbracciai calorosamente fino ad addormentarsi.

Ancora mezzo assopito, mi risvegliai con lei che mi coccolava le guance e cercava il mio sguardo non appena avrei aperto gli occhi.
"Ora tocca a te divertiti, lasciami fare" e non potevo desiderare parole diverse con cui risvegliarmi.

Mi sistemai al centro del letto e lasciai spazio alle sue azioni.
Sa quanto mi piace ricevere i baci nel collo e ci si tuffò. Scese poi nei capezzoli dove solitamente le sensazioni era quasi nulla ma questa volta decise di mordere più del solito facendomi provare quella sensazione di dolore/piacere emozionante.
Scese poi nel busto dando qualche succhiotto che non mi aspettavo. Mi venne la pelle d'oca da come mi prese all'improvviso. E nel mentre con la mani si stava occupando delle mutande da togliere.

Era quello che aspettavo. Era quello che volevo. Lei sapeva che era quello che volevo.
Con le sue mani iniziò a toccare lo scroto e l'ano con una leggerezza tale da rendere tutto questo paradisiaco.
Sopraggiunse anche con la lingua e fece raddrizzare la mia asta come se non fosse già eretta.
Alternava la lingua e bocca con la sua mano destra mentre la mano sinistra era più sotto.
E proprio li sotto forse c'era il maggior piacere. Ultimamente ci stavamo abituando a toccarci esternamente l'ano, visto che piaceva ad entrambi ma questa volta ho colto l'occasione: dopo un gemito mi chiese "uhhh ti piace vero?" Risposi affermativamente ma non mi fermai "vuoi provare ad entrare?".
Qui ora la stupore poteva essere il suo vista la mia richiesta ma invece rimase stupito io dalla sua risposta: "finalmente me lo chiedi, sapevo che lo volevi!" facendomi un occhiolino.

Non esitò e il suo indice sinistro finì delicatamente dentro il mio ano. Stavo vedendo le stelle. Quasi non sentivo lo stimolo del pene, tutta l'attenzione era più in basso.
Questo probabilmente fu il suo miglior pompino nel complesso.
Stava per prendere una pausa per respirare quando nel mezzo delle mie urla iniziò a sgorgare sperma: il primo schizzo finì sulla sua guancia destra ma poi fu abilissima e riavvolse con le labbra il glande raccogliendo dentro di lei tutto quello che poteva per ingoiarlo.
Intanto più in sotto continuava a roteare oltre che uscire ed entrare ripetutamente facendomi restare decisamente duro!

Divertita dalle mie urla e gemiti, tolse il dito e venne a baciarmi. Ci abbracciammo e il sonno ci fece da padrone.

Penso veramente che sia stato il miglior orgasmo mai provato in vita mia, sicuramente l'ano stimolato ha inciso notevolmente.

#orgasmo #orale #anale
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